"Il tempo - sottolinea il Papa - ci sta insegnando che non basta il solo inserimento geografico delle persone - ammonisce -, ma la sfida è una forte integrazione culturale. Questo lavoro è fondamentale e non rinviabile, a partire dalla consapevolezza che – come si legge nell’Evangelii gaudium – “il tutto è più delle parti” e dalla capacità di “lavorare per allargare lo sguardo”
"Provate a condividere ogni giorno una parola di speranza sui social media - consiglia il Papa -, dove sembra più facile condividere cattive notizie che notizie di speranza. Diventate seminatori di speranza nella vita dei vostri amici e di tutti quelli che vi circondano"
"Dio ci guarda così - spiega il Papa -. Non vede in noi degli sbagli irrimediabili, ma vede dei figli che sbagliano. Cambia l’ottica, non si concentra sugli sbagli, ma sui figli che sbagliano. Dio distingue sempre la persona dai suoi errori. Salva sempre la persona. Crede sempre nella persona ed è sempre pronto a perdonare gli errori. Sappiamo che Dio perdona sempre. E ci invita a fare lo stesso a non ricercare negli altri il male, ma il bene"
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