"Questo ddl Cirinnà - attacca Massimo Gandolfini - portavoce del Comitato “Difendiamo i nostri figli” -, che non è accettabile dalla prima all’ultima parola, rende assolutamente necessaria un’operazione radicale: non si tratta di mettere a posto qualcosina per renderlo accettabile, non serve un’operazione di maquillage, deve essere totalmente respinto"
"Non è un cambio di passo del Papa - commenta Oliviero Forti, responsabile dell’area immigrazione di Caritas italiana, intervistato dall’agenzia di stampa Sir -, ma è ciò che la Chiesa dice da sempre. L’accoglienza va fatta in maniera seria, la prudenza è necessaria perché si ha a che fare con delle persone e non dei pacchi. La cautela è necessaria, per evitare accoglienze indiscriminate in realtà che non sono oggettivamente in grado di rispondere, impegnando di più, invece, chi ha la possibilità di accogliere. Ciò significa pianificare e fare una politica sostenibile per tutti, bisogna saper leggere il territorio e mettere in campo tutte le forze necessarie"
"L’immigrazione - avverte monsignor Nunzio Galantino - rischia di essere ridotta, al massimo, a merce elettorale. Manca la possibilità di un confronto sereno, di un dialogo sulle ragioni di chi vuole o non vuole fare qualcosa"
"Se ti sposi - sottolinea monsignor Tommaso Valentinetti -, se ti fai prete, frate, monaca, qualsiasi cosa fai e qualsiasi storia devi affrontare nella tua vita, “tu seguimi perché se io voglio che lui resti finché io vengo, a te che importa?”. Cioè non lasciarti suggestionare dalle vicende, dalle situazioni, dalle circostanze, l’importante è la sequela. Chiediamo questa grazia di essere fedeli a questa sequela con la nostra umanità, con la nostra vita che, spesso, viene provocata nell’intimità della fede, ma aggrappiamoci alla roccia della fede con tutte le nostre forze"
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