"Si attende un Papa presente – indicano i cardinali -, vicino, capace di fare da ponte e guida, di favorire l'accesso alla comunione a un'umanità disorientata e segnata dalla crisi dell'ordine mondiale. Un pastore vicino alla vita concreta delle persone, che affronti sfide come la trasmissione della fede, la cura del creato, la guerra e la frammentazione del mondo"
"Tanti - osserva l'arcivescovo Valentinetti - non sono più alla ricerca del Signore e dove dobbiamo cercarlo? Ancora una volta nel mistero della croce e nel mistero dell’ultimo posto. È lì che ci aspetta, sempre, in continuazione, ma non perché vuole che rimaniamo crocifissi con Lui, perché sappiamo bene che dobbiamo con Lui risorgere"
"Se litighiamo in famiglia - ammonisce il Papa -, che non finisca la giornata senza fare la pace. In famiglia ci sono tre parole, tre parole da custodire sempre “permesso, grazie, scusa”, perché se nell’ambiente familiare ci sono queste tre parole, la famiglia va bene"