"Il convegno - illustra don Marco - vedrà il contributo di professionisti che hanno incontrato e vissuto accanto a chi lotta tra la vita e la morte, per una vita degna di questo nome. Dobbiamo investire nell’ospitalità e credere nell’integrazione"
"La memoria dei nomi di chi ha perso la vita per strada – osserva Gilberto Grasso - è motivo di profonda consolazione, perché ci ricorda che il Signore non dimentica la vita di nessuno. Ma questo appuntamento vuole essere anche un’occasione di riflessione per tutti, società civile e istituzioni comprese, sulla necessità di non voltarsi dall’altra parte di fonte ai bisogni di tante persone che nella nostra città non hanno nulla, e rappresenta un invito a tutti noi, a combattere ogni giorno l’indifferenza che, come ha detto più volte Papa Francesco, è in grado di uccidere al pari della violenza"
Il terremoto di Lisbona del 1755 innescò un acceso dibattito tra i maggior filosofi illuministi sul problema del male e sulla teodicea. Il terremoto, ieri come oggi, rinnova le eterne domande di senso dell'uomo.