Grazie a don Ciotti Comune e Caritas accelerano il recupero del Parco
"La Caritas - precisa il direttore, don Marco Pagniello - si prende la responsabilità di coordinare tutte le forze buone della città, tutti quelli che vogliono dare il proprio contributo perché il Parco dell’Infanzia possa tornare ad essere ciò che doveva essere, a disposizione di tutta la cittadinanza ed essere un luogo non solo di legalità, ma di responsabilità"
La benedizione del sacerdote antimafia don Luigi Ciotti, giunta giovedì sera con il suo sopralluogo, ha impresso ulteriore velocità all’iter che porterà alla rinascita del Parco dell’Infanzia di via Tavo.
Già la prossima settimana, dunque, l’amministrazione comunale incontrerà la Caritas diocesana, capofila di altre associazioni, per scrivere insieme le linee guida del piano di recupero dell’area verde: «La Caritas – precisa il direttore, don Marco Pagniello – si prende la responsabilità di coordinare tutte le forze buone della città, tutti quelli che vogliono dare il proprio contributo perché il Parco dell’Infanzia possa tornare ad essere ciò che doveva essere, a disposizione di tutta la cittadinanza ed essere un luogo non solo di legalità, ma di responsabilità. Un luogo in cui i bambini possano imparare qualcosa di nuovo. Tante associazioni hanno già dato la propria disponibilità e tante altre potranno farlo, rivolgendosi alla Caritas diocesana che le contatterà entro l’anno per cercare di costruire insieme il processo di cambiamento del parco e di noi stessi».
E l’iniziativa della Caritas pescarese è direttamente promossa dall’arcidiocesi di Pescara-Penne: «Ci vogliamo prendere cura di questo parco – sottolinea monsignor Tommaso Valentinetti, arcivescovo di Pescara-Penne -, perché vogliamo custodire qualcosa di bello che avevamo e che vogliamo torni ad esserlo. Perché in quella realtà ci si possano trovare a vivere tante persone dimensioni di vita vivibili, sostenibili e soprattutto gratificanti dando un senso di tanta gioia e tanta serenità ai bambini».
Un obiettivo prioritario, come sottolineato anche ieri dal sindaco Marco Alessandrini in occasione della cerimonia di consegna delle benemerenze civiche dei Ciattè e del Delfino d’oro, che intende restituire alla città una porzione importante di territorio, strappandolo al degrado e all’illegalità: «Faremo un fronte comune – assicura il primo cittadino – con questa rete virtuosa che andremo a costituire, l’Amministrazione farà da regia con l’avvio di tutto ciò che serve a sistemare le strutture presenti nel parco e le associazioni procederanno con un progetto per animarlo e farlo vivere in modo diverso da oggi».
Un progetto che verrà elaborato contestualmente al reperimento delle risorse per la completa riqualificazione del parco, pari a 100 mila euro: «Da un lato – spiega Laura Di Pietro, assessore al Verde pubblico – speriamo di trovarle interessando il presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso il quale, nel 2008, volle fortemente e realizzò questo parco a cui tiene molto, mentre dall’altro stiamo partecipando ad un grande bando europeo per la riqualificazione delle periferie che, se riusciremo a vincere, verrà utilizzato anche per il recupero del Parco dell’Infanzia».
Ma prima di restituire una volta per tutte il parco alla città, bisognava richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica: «L’urgenza – conclude l’assessore Di Pietro – era iniziare, in don Ciotti abbiamo trovato un motore potente e importante perché questa azione proceda spedita e verso l’obiettivo concreto che ci siamo posti: liberarlo dal degrado».
Una sfida, quest’ultima, che il sacerdote antimafia ha immediatamente fatto propria: «Questo parco – conclude don Luigi Ciotti, fondatore dell’associazione Libera contro le mafie – me lo porto nel cuore, e tutte le associazioni aderenti a Libera faranno la loro parte, perché i nostri bambini devono sempre avere la priorità nella nostra testa e nel nostro cuore. Ma è la città che deve sentire che quel parco è anche suo, divenendo un segno per quei bambini».