"Occorre vigilare - raccomanda Papa Francesco -, sia nell’ambito civile sia in quello ecclesiale, per evitare ogni possibile compromesso – che si presuppone involontario – con queste degenerazioni"
"Abbiamo bisogno della coraggiosa pazienza di camminare - sottolinea il Papa -, di esplorare strade nuove, di cercare cosa lo Spirito Santo ci suggerisce. E questo si fa con umiltà, senza grande pubblicità"
Il segretario generale della Conferenza episcopale italiana ha garantito che le relazioni finali dei cinque gruppi, considerate ricche di spunti, suggerimenti e prospettive costituiranno il punto di partenza della nostra prossima riflessione e progettazione: "Nessuno si augura - precisa - che esse rimangano pagine scritte; devono invece essere recepite e discusse, traducendosi in azioni e propositi d’azione"
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