"Il mio pensiero - afferma Papa Francesco - va a tutti i bambini oggi uccisi e maltrattati, sia a quelli che lo sono prima di vedere la luce così come a quei bambini sfollati a motivo di guerre e di persecuzioni"
"Partecipando all’Eucaristia - ricorda il Papa - e nutrendoci di essa, noi siamo inseriti in un cammino che non ammette divisioni: il Cristo presente in mezzo a noi, nel segno del pane e del vino, esige che la forza dell’amore superi ogni lacerazione, e al tempo stesso che diventi comunione con il povero, sostegno per il debole, attenzione fraterna a quanti fanno fatica a sostenere il peso della vita quotidiana"
"Abbiamo appena respirato il clima natalizio, ma che duri veramente 365 giorni. Che gli auguri di pace, serenità e amore durino 365 giorni l’anno. Io il giorno di Natale, mi sono ritrovato in una casa di riposo e in televisione mostravano i vari pranzi organizzati dalla Caritas. Cose bellissime, ma il commento di tutti era “Sì, però passato il Natale si torna alla vita di sempre”. Quei pranzi facciamoli spesso, possiamo farli anche nei nostri condomini. Spesso capita che nei nostri palazzi ci siano persone anziane e sole. Ecco, bussiamolo questo campanello, anche per dire solo “buongiorno”, anche dietro la porta perché l’anziano è diffidente e non apre. Da dietro la porta dire “Buongiorno, le auguro una felicissima giornata. Se ha bisogno, io sono qui”. Non bisogna fare grandi cose, io penso che le piccole cose rendano grande la vita di ciascuno di noi"