"Se c’è un’esperienza che si porta a casa tutte le volte che si va alla Grotta di Massabielle, alla Grotta di Lourdes - confida l'arcivescovo Valentinetti -, è quella di una pace interiore e di una gioia interiore. Forse molti vanno per chiedere il dono della salute, altri la guarigione. Tanti altri per chiedere la conversione dei propri peccati, dei propri difetti. Ma una cosa è certa, si torna a casa consolati"
"Il santuario – sottolinea monsignor Tommaso Caputo - aprirà le sue braccia e il suo cuore a tutti i nostri connazionali perché la casa di Maria è anche la dimora degli uomini e delle donne del nostro Paese, che sta vivendo la sofferenza e la paura di una prova misteriosa e inattesa"
"Anche oggi – aggiunge il Pontefice - non mancano poi i contesti in cui Gesù, pur apprezzato come uomo, è ridotto solamente a una specie di leader carismatico o di superuomo, e ciò non solo tra i non credenti, ma anche tra molti battezzati, che finiscono così col vivere, a questo livello, in un ateismo di fatto. Questo è il mondo che ci è affidato nel quale, come tante volte ci ha insegnato Papa Francesco, siamo chiamati a testimoniare la fede gioiosa in Gesù Salvatore"
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