"Negli ultimi cinque anni - ricorda il Tavolo ecclesiale dipendenze - i minori in carico al servizio sanitario per problemi di dipendenza sono raddoppiati, ma è purtroppo altrettanto vero che l’intero sistema di cura e riabilitazione per le dipendenze patologiche è scritto per altri, o meglio per un’altra epoca, quella della fine degli anni Ottanta"
"Che sia la lettura del testo della Scrittura - raccomanda l'arcivescovo Valentinetti -, la lettura di un fatto importante o di altri testi che richiamano la vita dell’anima, l’importante è annunciare Gesù e annunciarlo a 360 gradi. Non annunciare solo la risurrezione, ma annunciare la nascita, la vita, la passione, la morte e la risurrezione di Gesù"
"È necessario – esorta monsignor Castellucci - adottare un’ottica di ascolto, non più solo dell’altro, ma di ciò che lo Spirito dice alle Chiese. Dobbiamo porci in un atteggiamento di ascolto profondo, non funzionale a una risposta immediata, ma che si lascia raggiungere ed eventualmente provocare e ferire dalla domanda. Lo Spirito ci parla così"
"Se non c’è chi annuncia - ammonisce l'arcivescovo Valentinetti -, se non c’è chi porta la parola, come si convertirà il mondo? E attenzione, farlo saggiamente, non in modo spocchioso, per farsi vedere, in modo urtante, ma farlo semplicemente, farlo con amore, farlo con gioia, creando cenacoli piccoli nelle case in obbedienza ai sacerdoti che chiaramente devono essere i garanti dell’annuncio della Parola. Ma che sia un annuncio efficace, che ci cambi realmente la vita"
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