"La violenza contro i bambini è sempre stata pervasiva e ora le cose potrebbero peggiorare - afferma Henrietta Fore, direttore generale Unicef -. Lockdown, scuole chiuse, restrizioni alla libertà di movimento hanno lasciato troppi bambini bloccati con coloro che li maltratta, senza gli spazi sicuri che le scuole normalmente avrebbero offerto. È urgente ampliare gli sforzi per proteggere i bambini in questi periodi e non solo, designando gli operatori dei servizi sociali come essenziali e rafforzando le linee di assistenza all’infanzia"
"Gli attacchi con armi esplosive – aggiunge Iacomini - continuano nelle aree urbane popolate colpendo sempre di più le loro case, le scuole, gli ospedali, i sistemi idrici, le centrali elettriche e i luoghi in cui i civili cercano riparo. Migliaia di bambini e bambine continuano a essere costretti a proteggersi nei rifugi sotterranei e nelle stazioni della metropolitana, dove le condizioni sono disastrose"
Oggi Save the Children ha anche organizzato un flash mob a Roma, per chiedere percorsi sicuri e legali per i profughi: "Dobbiamo incrementare - esortano gli attivisti - i posti disponibili e accelerare il processo di reinsediamento di rifugiati in Italia ed Europa da paesi di prima accoglienza come Libano e Kenya usando vie legali e sicure, favorendo i ricongiungimenti familiari e privilegiando la protezione delle persone più vulnerabili"
"È difficile – ammette il Santo Padre all'incontro ecumenico di Bratislava - esigere un’Europa più fecondata dal Vangelo, senza preoccuparsi del fatto che non siamo ancora pienamente uniti tra noi nel continente e senza avere cura gli uni degli altri. Calcoli di convenienza, ragioni storiche e legami politici non possono essere ostacoli irremovibili sul nostro cammino"
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