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Covid-19: “Un genitore su 7 ha perso il lavoro e 1 minore su 10 non segue le lezioni a distanza”

Non possiamo permettere che l’epidemia di Covid-19, in pochi mesi, tolga ai bambini e agli adolescenti in Italia opportunità di crescita e sviluppo – ammonisce Daniela Fatarella, direttrice generale di Save the Children Italia –. L’educazione, formale e non, rappresenta per i nostri bambini l’ancora di salvezza per avere opportunità nel presente, ma soprattutto per garantire la libertà di scegliere il proprio futuro, specie nei contesti più svantaggiati"

Sono i dati preoccupanti che emergono dall’ultimo report di Save the children

Quasi 1 genitore su 7 (14,8%), tra quelli con una situazione socio-economica più difficile, ha perso definitivamente il lavoro definitivamente a causa dell’emergenza Covid-19, oltre la metà lo ha perso temporaneamente, mentre più di 6 su 10 sono alle prese con una riduzione temporanea dello stipendio, al punto che rispetto a prima del lockdown la percentuale di nuclei familiari in condizione di vulnerabilità socio-economica che beneficia di aiuti statali è quasi raddoppiata, passando dal 18,6% al 32,3%. Sono questi i dati preoccupanti emersi nel rapporto pubblicato oggi da Save the children “Riscriviamo il Futuro. L’impatto del Coronavirus sulla povertà educativa”.

Si parla di genitori che, nel 44% dei casi, sono preoccupati di non poter tornare al lavoro o cercarne uno perché i figli non vanno a scuola e non saprebbero a chi lasciarli. Il rapporto evidenzia la condizione delle famiglie che si apprestano a vivere alla “fase 2” dell’emergenza Covid-19. L’indagine, svolta su un campione di oltre mille famiglie e minori, viene diffusa in occasione del lancio della nuova campagna “Riscriviamo il futuro” per offrire educazione, opportunità e speranza a 100 mila minori che vivono in 30 città italiane, nei contesti più deprivati del Paese, e per chiedere al governo, al Parlamento, alle Regioni e a tutte le istituzioni locali di «aiutare i bambini a uscire dalla povertà educativa con un Piano straordinario per l’infanzia e l’istituzione di una unità di missione che ne garantisca l’attuazione». Al Manifesto hanno già aderito oltre cento nomi noti del mondo della cultura e dello spettacolo, della musica e del giornalismo, dell’impresa e dello sport. È possibile aderire sul sito www.savethechildren.it.

A proposito di povertà educativa, in base ai dati di Save the children, si evince come circa 1 minore su 5 incontra maggiori difficoltà a fare i compiti rispetto al passato e, tra i bambini tra gli 8 e gli 11 anni, quasi 1 su 10 non segue mai le lezioni a distanza o lo fa meno di una volta a settimana. Bambini e adolescenti che vivono nella marginalità, potrebbero così essere lasciati indietro nell’apprendimento e nello sviluppo delle proprie capacità, con il pericolo concreto di abbandonare il loro percorso scolastico, fenomeno che riguarda già il 13,7% dei ragazzi.

L’indagine include lo studio realizzato per l’Organizzazione dall’istituto di ricerca 40 dB su un campione di oltre 1.000 bambini e ragazzi tra gli 8 e i 17 anni e i loro genitori, compreso un 39,9% del totale in condizioni di fragilità socio-economica anche a causa della crisi Covid-19. Da questo rapporto emerge come circa 1 genitore su 20 ha paura che i figli debbano ripetere l’anno, nonostante le disposizioni ministeriali lo vietino, o che possano lasciare la scuola, tassi che tra le famiglie in maggiori difficoltà economica, passano rispettivamente a quasi 1 su 10 e 1 su 12. Quasi la metà delle famiglie con maggiori fragilità (45,2%) vorrebbe «le scuole aperte tutto il giorno con attività extrascolastiche e supporto alle famiglie in difficoltà», opzione comunque condivisa dal 39,1% dei genitori intervistati.

Daniela Fatarella, vice direttore Save the children Italia

Sei genitori su dieci (60,3%), inoltre, pensano che i propri figli avranno bisogno di supporto quando torneranno a scuola a causa della perdita di apprendimento degli ultimi mesi: «Non possiamo permettere che l’epidemia di Covid-19, in pochi mesi, tolga ai bambini e agli adolescenti in Italia opportunità di crescita e sviluppo – ammonisce Daniela Fatarella, direttrice generale di Save the Children Italia –. Dobbiamo agire subito per non privarli del loro futuro. L’educazione, formale e non, rappresenta per i nostri bambini l’ancora di salvezza per avere opportunità nel presente, ma soprattutto per garantire la libertà di scegliere il proprio futuro, specie nei contesti più svantaggiati».

About Davide De Amicis (4601 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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