"Non dimentichiamo che, fino all’ultimo momento – ricorda il Papa -, una persona può convertirsi e può cambiare. E alla luce del Vangelo, la pena di morte è inammissibile. Il comandamento “non uccidere” si riferisce sia all’innocente che al colpevole. Per questo, chiedo a tutte le persone di buona volontà di mobilitarsi per ottenere l’abolizione della pena di morte in tutto il mondo"
"Il progetto divino - ricorda il Papa - è essenzialmente inclusivo e mette al centro gli abitanti delle periferie esistenziali. Tra questi ci sono molti migranti e rifugiati, sfollati e vittime della tratta. La costruzione del Regno di Dio è con loro, perché senza di loro non sarebbe il Regno che Dio vuole. L’inclusione delle persone più vulnerabili è condizione necessaria per ottenervi piena cittadinanza"