“Una pacifica convivenza tra religioni diverse è possibile”
"In Albania ho potuto constatare che la pacifica e fruttuosa convivenza tra persone e comunità appartenenti a religioni diverse è non solo auspicabile, ma concretamente possibile e praticabile"
«La pacifica e fruttuosa convivenza tra persone e comunità appartenenti a religioni diverse è non solo auspicabile, ma concretamente possibile e praticabile». Lo ha detto il Papa ieri, presiedendo l’udienza generale del mercoledì una piazza San Pietro bagnata dalla pioggia ma pur sempre gremita da oltre 30 mila fedeli, tornando a ripercorrere il suo viaggio pastorale in Albania: «Esso – sottolinea il Papa – è nato dal desiderio di recarmi in un Paese che, dopo essere stato a lungo oppresso da un regime ateo e disumano, sta vivendo un’esperienza di pacifica convivenza tra le sue diverse componenti religiose. Mi sembrava importante incoraggiarlo su questa strada, perché la prosegua con tenacia e ne approfondisca tutti i risvolti a vantaggio del bene comune.
Al centro del viaggio, c’è stato un incontro interreligioso dove ho potuto constatare, con viva soddisfazione, che la pacifica e fruttuosa convivenza tra persone e comunità appartenenti a religioni diverse è non solo auspicabile, ma concretamente possibile e praticabile. Si tratta di un dialogo autentico e fruttuoso che rifugge dal relativismo e tiene conto delle identità di ciascuno – precisa il Pontefice – perché ciò che accomuna le varie espressioni religiose è il cammino della vita, la buona volontà di fare del bene al prossimo, non rinnegando o sminuendo le rispettive identità».
Parlando poi della Chiesa, il Santo Padre ha sottolineato che la sua forza non è data tanto dalle capacità organizzative o dalle strutture, che pure sono necessarie: «La nostra forza – esclama Papa Bergoglio – è l’amore di Cristo. Una forza, che ci sostiene nei momenti di difficoltà e che ispira l’odierna azione apostolica per offrire a tutti bontà e perdono, testimoniando così la misericordia di Dio».
Infine, Papa Francesco è tornato a rivolgere un appello contro la diffusione del virus Ebola pregando, insieme ai fedeli, per le vittime di questa epidemia: «Il mio pensiero – conclude il Santo Padre – va ora a quei Paesi dell’Africa che stanno soffrendo a causa dell’epidemia di Ebola. Sono vicino alle tante persone colpite da questa terribile malattia. Vi invito – ha chiesto il Papa ai fedeli presenti in piazza San Pietro – a pregare per loro e per quanti hanno perso così tragicamente la vita. Auspico che non venga meno il necessario aiuto della comunità internazionale per alleviare le sofferenze di questi nostri fratelli e sorelle. Per questi nostri fratelli ammalati, preghiamo la Madonna – ha detto il Pontefice prima di recitare l’Ave Maria con i 30 mila fedeli presenti in piazza».