"Dall’altra parte - ricorda il presule - c’è Cristo che ha vinto il peccato, la sofferenza e la morte: è questa la notizia sconvolgente che arriva anche a noi. Sembrerebbe una notizia priva di fondamento, che potrebbe lasciarci indifferenti, ma non è così. Che questa sia la Pasqua in cui veramente rientriamo in noi stessi e diciamo “Cristo, Signore, io credo in Te, Tu sei il mio Signore, Tu sei il mio Dio"
"Sin da quando sono giovanissimi - sottolinea il presidente della Cei - va fatto capire che si è pronti a dare tutto per loro. Le periferie e, in questo caso, i giovani vanno viste come frontiere. Ce lo chiede la conversione invocata dal Papa"
"Ci è completamente sfuggita la profondità del cambiamento della società – denota il sociologo Mario Morcellini -, sempre più legata alla formula della “public ignorance”, con l’ignoranza diventata arroganza"