"Non possiamo perpetuare assolutamente meccanismi di morte - ammonisce l'arcivescovo Valentinetti, ma dobbiamo perpetuare meccanismi di vita profondamente umana, che sono sacramento e segno di una vita che va al di là della morte, che è capace di sfidare anche la morte"
"Credere in Cristo e seguirlo come suoi discepoli – spiega Papa Prevost - significa lasciarsi trasformare perché anche noi possiamo avere i suoi stessi sentimenti: un cuore che si commuove, uno sguardo che vede e non passa oltre, due mani che soccorrono e leniscono ferite"
"Un appello - sottolinea il presidente Mattarella - che ha toccato le coscienze di credenti e non credenti, ravvivando l’impegno a costruire quotidianamente, con scelte responsabili e lungimiranti, un futuro migliore a beneficio dell’intera umanità"