"Lascia invariato quanto previsto nel Protocollo del 7 maggio circa la ripresa delle celebrazioni con il popolo – precisa Vincenzo Corrado, direttore dell’Ufficio Comunicazioni sociali della Cei -. Esso rimane altresì integrato con le successive indicazioni del Comitato tecnico-scientifico"
Il Giorno della Memoria, a detta degli esperti, sta lentamente scivolando verso un’accezione essenzialmente formativa e scolastica: "Correndo il rischio - concludono i ricercatori - di essere vissuto sempre meno come un qualcosa di coinvolgente e significativo. Un evento ancorato al passato e non all’oggi, che va ricordato per la sua valenza formativa, ma che rischia di perdere di vitalità rispetto al presente"
"Provate a condividere ogni giorno una parola di speranza sui social media - consiglia il Papa -, dove sembra più facile condividere cattive notizie che notizie di speranza. Diventate seminatori di speranza nella vita dei vostri amici e di tutti quelli che vi circondano"
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