È una mappa a classificare i 50 Paesi dove le comunità cristiane affrontano le peggiori persecuzioni. In cima alla lista si conferma, per il quattordicesimo anno consecutivo, la Corea del Nord dove predomina l’ateismo di Stato. Qui i cristiani cercano di nascondere la propria fede il più possibile, per evitare l’arresto e la deportazione nei campi di lavoro
"La nostra vocazione all’amore – sottolinea Carmen Ross, sottosegretario della Congregazione per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica -, ci fa promuovere la cultura della vita con un nuovo stile che ci porta a impegni concreti, a relazioni nuove tra di noi, nuove forme di essere comunità e nuovi cammini a servizio della nostra missione"
"Questa tendenza - si legge nel rapporto - non riguarda soltanto i consumi o la fruizione dei media, ma diventa un autentico paradigma sociale, alimentato da una sfiducia nelle classi dirigenti al potere e in istituzioni di lunga durata che oggi si salda alla fede nel potenziale di emancipazione delle comunità attribuito ai processi di disintermediazione resi possibili dalla rete"
"Il cambiamento in questo momento di grande tempesta e di grande prova - osserva suor Veronica Donatello, responsabile Pastorale disabilità Cei - è appoggiarsi alla grande roccia dell’inclusione. Anche pensando ai nostri progetti pastorali"
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