"Nessuno di noi - osserva monsignor Ricchiuti - è così ingenuo da pensare che si chiude oggi con la produzione delle armi e da domani inizia un’altra produzione, ci vuole tempo, ma ciò che indigna di più è che non si apre nemmeno la prospettiva di una discussione e riflessione sul tema"
"Che siano la carità e la nonviolenza - auspica il Santo Padre - a guidare il modo in cui ci trattiamo gli uni gli altri nei rapporti interpersonali, in quelli sociali e in quelli internazionali. Quando sanno resistere alla tentazione della vendetta, le vittime della violenza possono essere i protagonisti più credibili di processi nonviolenti di costruzione della pace. Dal livello locale e quotidiano fino a quello dell’ordine mondiale, possa la nonviolenza diventare lo stile caratteristico delle nostre decisioni, delle nostre relazioni, delle nostre azioni, della politica in tutte le sue forme!"