Nell'ultimo periodo della sua attività letteraria, Kierkegaard scrisse discorsi religiosi che vogliono essere "cura dell'anima", tentativo di indicare una via d'uscita alla disperazione del vivere. Un "altro" Kierkegaard, meno noto e tradotto, alla luce del quale invece andrebbe riletta la sua intera opera.
"Il problema - ammonisce monsignor Marcelo Sanchez Sorondo, cancelliere della Pontificia Accademia dell Scienze – è che oggi cerchiamo solo soddisfazione personale, senza preoccuparci degli altri. È importante invece impegnarsi per la felicità di tutti e includere gli altri nella nostra felicità"