L’Ipssar De Cecco dona 1,5 quintali di alimenti al Santuario del Cuore Immacolato
"Oggi abbiamo celebrato il vero Natale – sottolinea Padre Albert –, ossia la gioia del donare, lo spirito più autentico della solidarietà, e ho notato che il dono stesso manifesta il fuoco che i ragazzi hanno dentro e che si accende per testimoniare che è in questo modo che si costruisce un mondo fatto di fratellanza"
La donazione degli alimenti al Santuario del Cuore Immacolato di Maria a Pescara
Un quintale e mezzo di prodotti alimentari non deperibili, come pasta (60 chilogrammi), olio d’oliva (40 chilogrammi), pomodori in scatola (40 chilogrammi), farina (mezzo quintale), 40 litri d’olio d’oliva e 100 torte, tra crostate (80) e ciambelloni (20), realizzati dai docenti e dagli studenti dell’Istituto Alberghiero Ipssar “De Cecco” di Pescara, sono stati consegnati lo scorso giovedì 18 dicembre al Santuario del Cuore Immacolato di Maria di Pescara e alla Comunità di Sant’Egidio per sostenere i loro utenti bisognosi: «Cittadini senza fissa dimora – spiega Alessandra Di Pietro, la dirigente scolastica -, donne con bambini, immigrati, o anche italiani che hanno perso il lavoro, un gesto concreto di fratellanza e un simbolo del dono più grande che i nostri ragazzi, ancora studenti, tra cui i nostri ragazzi diversamente abili, potessero fare alla città, ovvero il proprio tempo».

A ricevere le scorte alimentari, consegnate dagli studenti che hanno realizzato le torte accompagnati dal professor Amedeo Prognoli, dagli assistenti tecnici Massimiliano Gagliani e Paolo Troiano, dai docenti don Antonio De Grandis e Celeste Di Giorgio, sono stati il parroco del Santuario Padre Albert Sedogo e i rappresentanti della Comunità di Sant’Egidio: «L’Istituto Alberghiero – aggiunge la preside – è stato felice di raccogliere, per il quinto anno consecutivo, la proposta di solidarietà e di amore ricevuta dalla comunità del Santuario del Cuore Immacolato di Maria, e abbiamo visto nell’opportunità offerta ai nostri ragazzi il modo migliore per celebrare il Natale e di farlo nel modo più spirituale e autentico. Il nostro obiettivo è insegnare ai ragazzi l’importanza del donare e della solidarietà attraverso la pratica, dunque la cultura del donare perché oggi i nostri studenti non hanno donato solo i dolci realizzati, ma hanno offerto il proprio tempo, la propria disponibilità, trasformandolo in un tempo significativo. Donare agli altri è sicuramente un modo per augurare un Natale di gioia e del cuore. E credo che l’esperienza promossa sia anche profondamente educativa, anzi credo rappresenti il senso più profondo dell’educare alla costruzione di una personalità integra e completa».

È stata grande la soddisfazione del parroco del Santuario del Cuore Immacolato: «Oggi abbiamo celebrato il vero Natale – sottolinea Padre Albert –, ossia la gioia del donare, lo spirito più autentico della solidarietà, e ho notato che il dono stesso manifesta il fuoco che i ragazzi hanno dentro e che si accende per testimoniare che è in questo modo che si costruisce un mondo fatto di fratellanza. Sono felice di constatare come questa pratica faccia parte dell’attività didattica della stessa scuola, inserendosi nella formazione alla vita».
D’altra parte, la donazione è stata possibile grazie alla gestione virtuosa condotta dal prestigioso istituto alberghiero pescarese: «I prodotti che siamo riusciti a consegnare – precisa Paolo Troiano, assistente tecnico – sono il frutto dell’ottimizzazione dei costi che portiamo avanti a scuola ogni anno non buttando mai via nulla, tagliando gli sprechi per poi aiutare gli enti caritatevoli».
Ma dietro a questa gestione virtuosa, c’è soprattutto il gran cuore di studenti, docenti e personale scolastico: «La donazione odierna – conclude il professor Prognoli – nasce da una rete di condivisione con la generosità di quanti si sono resi disponibili a collaborare, pensando che il nostro piccolo gesto allieterà la tavola dei più poveri, offrendo loro un prodotto più artigianale accanto ai panettoni e pandori industriali. Straordinaria la partecipazione dei ragazzi che oltre alla maestria e alla padronanza della materia, hanno assicurato impegno e motivazione, cuore e passione».



Rispondi