"L’intervento contro lo sfruttamento della prostituzione a Montesilvano - spiega un operatore della Comunità Giovanni XXIII - sta avendo un ottimo successo, ed è positivo anche quando non porta all’immediata uscita dal giro delle ragazze perché queste si sentono, almeno, sostenute, affiancate, non più sole. Noi puntiamo alla soluzione totale del problema ma, certo, non è facile"
In questi 8 anni la Caritas ha realizzato la quasi totalità delle strutture previste, come ad esempio 4 scuole comunali per l'infanzia e primarie donate in altrettanti luoghi colpiti dal terremoto, come L’Aquila, Ocre, Fossa, Fontecchio
"La mia vita - osserva don Amadeo Josè Rossi - non può fare a meno di annunciare il Signore. Il dono che Lui mi ha fatto è immenso e, alcune volte, mi sento piccolo per ricambiarlo. In realtà il Signore ti fa toccare con mano quanto sia grande la sua opera, quanto si serva di strumenti utili e poveri in mezzo al suo popolo e al mondo. Il Signore ti fa capire quanto ti vuole bene e te lo dimostra ogni giorno. Ho il cuore pieno di gratitudine, ma ho anche la consapevolezza dei miei limiti, delle mie povertà, delle mie inadempienze, dei cattivi esempi, del male che posso aver recato per la mia inesperienza. Per questo chiedo comprensione e perdono a tutti. Pregate per me"
Condivido pienamente le parole del nostro Vescovo e di Papa Francesco…ma quanto è difficile farlo capire ai sacerdoti delle nostre Parrocchie… Che possibilità abbiamo noi laici di spingere ad una testimonianza di Chiesa “non autoreferenziale” ma “estroversa”, ad una Chiesa che vada nelle “periferie della storia”, nelle “periferie delle città”? Non si può lasciare questo discorso ai singoli individui ma è necessario che tutta la comunità ecclesiale si muova in un certo senso…e io lo trovo molto difficile se la spinta non parte innanzitutto dai nostri Parroci e dai nostri Consigli Pastorali… Elvira
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Condivido pienamente le parole del nostro Vescovo e di Papa Francesco…ma quanto è difficile farlo capire ai sacerdoti delle nostre Parrocchie… Che possibilità abbiamo noi laici di spingere ad una testimonianza di Chiesa “non autoreferenziale” ma “estroversa”, ad una Chiesa che vada nelle “periferie della storia”, nelle “periferie delle città”? Non si può lasciare questo discorso ai singoli individui ma è necessario che tutta la comunità ecclesiale si muova in un certo senso…e io lo trovo molto difficile se la spinta non parte innanzitutto dai nostri Parroci e dai nostri Consigli Pastorali… Elvira