"Siamo chiamati – ricorda il presidente della Cei - ad operare una conversione ecologica, come ci suggerisce il Santo Padre nell’enciclica Laudato si’, ossia la trasformazione dei cuori e delle coscienze. Un atteggiamento sbagliato verso la creazione ci ha illuso di trattare ogni creatura di Dio come semplice oggetto. Abbiamo così riempito il mondo di rifiuti e di scarti, quasi che alcune realtà create non abbiano un senso o che possano essere sfruttate per interessi meramente materiali"
"L’insostenibilità dei ritmi di lavoro – sottolinea la Cei -, l’inconciliabilità della vita professionale ed economica con quella personale, affettiva e famigliare, i costi psicologici e spirituali di una competizione che si basa sull’unico principio della performance, vanno contrastati nella prospettiva della generatività sociale"
"Il Papa - racconta monsignor Ricchiuti - ha sottolineato che viviamo tempi molto difficili e ha ricordato come ha definito l’uso e la conservazione del nucleare nel discorso con gli ambasciatori, cioè immorale. Una parola fortissima"
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