"Siamo chiamati ad interrogarci – sostengono gli attivisti - sul delicato momento storico che stiamo vivendo. Oggi la nostra casa comune ha bisogno della ‘responsabilità condivisa’ dell’intera famiglia umana come avvenne nel 1946 quando, post seconda guerra mondiale, gli italiani furono chiamati a votare per la Costituente"
"Siamo chiamati tutti - afferma Papa Francesco - ad immergerci in questo oceano, a lasciarci rigenerare, per vincere l’indifferenza che impedisce la solidarietà e uscire dalla falsa neutralità che ostacola la condivisione"
"Nella nostra realtà di Pescara sud – precisa don Giorgio – è necessaria un’attenzione verso di loro e Carlo parla agli adolescenti che vivono una vita normale. Vanno a scuola, fanno sport, hanno amici, giocano e lavorano con internet. Carlo era legato a questi mezzi moderni non per perdere tempo, ma per essere vicino a tanti suoi coetanei, compagni di viaggio, amici e annunciare – attraverso internet – il Regno e la Parola di Dio"