Anche nella Chiesa c’è tanto bisogno di ascoltare e di ascoltarci - . È il dono più prezioso e generativo che possiamo offrire gli uni agli altri. Noi cristiani dimentichiamo che il servizio dell’ascolto ci è stato affidato da Colui che è l’uditore per eccellenza, alla cui opera siamo chiamati a partecipare. Il primo servizio che si deve agli altri nella comunione consiste nel prestare loro ascolto"
Per la Cei si tratta di «un segno prezioso di prossimità verso tutto il Popolo di Dio», ricordato anche nel recente “Messaggio alle comunità cristiane in tempo di pandemia”
"Se non si riconosce che la fede è un dono di Dio - sottolinea il Papa -, anche le preghiere che la Chiesa rivolge a Lui non hanno senso. E non si esprime attraverso di esse nessuna sincera passione per la felicità e la salvezza degli altri e di quelli che non riconoscono Cristo risorto, anche se si passa il tempo a organizzare la conversione del mondo al cristianesimo"
"I ragazzi - racconta Pasqualino Paolini, commissario scout del Distretto Abruzzo-Molise - sono rimasti entusiasti e faremo in modo che possano ricordare quest’esperienza, riportando l’entusiasmo e la voglia di aprirsi all’altro. Oggi viviamo in un mondo egoistico, dove ognuno pensa ai fatti suoi, mentre noi vogliamo il contrario formando dei ragazzi responsabili che, con il sorriso sulle labbra, siano testimoni del Vangelo"
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