"Oggi accanto ai migranti economici - osserva monsignor Galantino - che partono a causa di situazioni sociali non accettabili, si sta facendo strada un’altra forma di mobilità, la mobilità del desiderio. Una mobilità legata al desiderio di fare esperienze nuove, incontrare altra gente e progettare in maniera non tradizionale. Esistono anche queste forme, che ci aiutano ad allargare gli orizzonti rispetto alla mobilità che conosciamo e che vanno accolte, accompagnate e sostenute"
"Si tratta - sottolinea l'assessore Allegrino - di un approccio innovativo e rappresenta un passo avanti per disegnare una nuova strada dell’accoglienza nella nostra città, immaginando un obiettivo che non sia solo ed esclusivamente quello della realizzazione di un nuovo dormitorio, ma che punti a restituire la dignità a queste persone, reimpostando un progetto di vita che consenta loro di riassumere un ruolo attivo nella società"
"Non si tratta - precisa don Michele Falabretti - di rifare da capo la pastorale giovanile. Si tratta piuttosto di ripensarla a partire dal cammino di ogni singolo territorio. Si tratta di offrire strumenti di rilettura del questionario proposto dal Sinodo, anche attraverso una sussidiazione appropriata. Da qui la necessità di aprire percorsi di alleanza educativa sul territorio nelle diocesi e nelle parrocchie, alzare le competenze educative, decidendo come formare gli educatori"