"Ci ricorda - afferma il cardinale Zuppi - di essere nella gioia, come nel suo ministero ha sempre indicato, e di non tornare ad Emmaus, alla sicurezza senza speranza, per camminare di nuovo insieme, per ritrovare i fratelli, per confermarci a vicenda, raccontando come l’abbiamo riconosciuto, testimoniando, riscostruendo quella fraternità e quella comunione che ci è chiesto di costruire nella società civile"
"È essenziale – sottolinea il Papa – che chi detiene il potere si ponga finalmente e decisamente al vero servizio della pace e non dei propri interessi. Basta ai tornaconti di pochi sulla pelle di molti! Basta al prevalere delle verità di parte sulle speranze della gente! Basta usare il Libano e il Medio Oriente per interessi e profitti estranei! Occorre dare ai Libanesi la possibilità di essere protagonisti di un futuro migliore, nella loro terra e senza indebite interferenze. La vocazione del Libano è quella di essere una terra di tolleranza e di pluralismo, un’oasi di fraternità dove religioni e confessioni differenti si incontrano, dove comunità diverse convivono anteponendo il bene comune ai vantaggi particolari"
"L’accompagnamento delle persone ferite – individuano i delegati dell'Assemblea sinodale europea -, il protagonismo dei giovani e delle donne, l’apertura ad apprendere dalle persone emarginate. Costruire una Chiesa sempre più sinodale, è un modo per dare concretezza all’uguaglianza in dignità di tutti i membri della Chiesa, fondata nel battesimo che ci configura come figli di Dio e membri del corpo di Cristo, corresponsabili dell’unica missione di evangelizzazione affidata dal Signore alla sua Chiesa"
"Ricordiamoci - sottolinea il Papa -, sempre Dio ci aspetta a braccia aperte, qualunque sia la situazione della vita in cui ci siamo perduti. Come dice un salmo, "Egli non prende sonno, sempre veglia su di noi""