"La sfida che sottostà al tema proposto – spiegano Adelaide Iacobelli e Lorenzo Zardi - è mostrare il protagonismo degli studenti italiani, la loro capacità di pensare a voce alta insieme ai propri compagni di scuola e non di imparare a memoria risposte elaborate da altri. Solo dopo aver posto una “Bella domanda!” si può davvero provare a capire la realtà, le sue infinite sfaccettature, riuscendo a mettersi in discussione e a cambiare il mondo con tutti e per tutti"