"Il mio auspicio - sottolinea l'arcivescovo Valentinetti - è che ci si impegni sempre più seriamente nella scelta di fede, da tenere presente in continuazione di fronte ai cambiamenti epocali che stanno accadendo. E poi la dimensione della formazione educativa dei capi, perché se i capi non hanno una solida formazione da un punto di vista umano, religioso, spirituale, metodologico, educativo e anche psicologico, il lavoro non viene fuori"
«Con le nostre equipe presenti sui territori - spiega Corrado De Dominicis, direttore della Caritas Pescara-Penne - abbiamo portato primariamente l'esperienza dell'incontro, in una dimensione sempre più diretta allo sviluppo di comunità che vede protagonisti le amministrazioni comunali, le parrocchie, le associazioni e soprattutto i cittadini, ascoltando e raccogliendo le loro istanze e permettendo a tutti di ascoltarsi reciprocamente per costruire insieme progetti e proposte, al fine di migliorare qualità della vita e futuribilità degli stessi territori»
"La cosa bella di questa esperienza - testimonia Pierluigi De Aloisio, responsabile del gruppo pescarese di Taizè - è che vengono persone che fanno già parte di altri movimenti, oltre a coloro che non hanno ulteriori impegni, per andare oltre e guardare alla Chiesa Cattolica nella sua unità. Tutto questo per avere un momento di comunione con Dio, che permette di trovare la cosiddetta gioia serena. Questi canti permettono di raggiungere la gioia che viene dall’incontro con Cristo"