"Ricominciamo – osserva il patriarca ecumenico Bartolomeo - con l’affermare ciò che la pandemia ha reso più evidente. L’appartenenza all’unica famiglia umana di tutti i popoli della terra e l’attenzione per la creazione. È pertanto indispensabile che tutti assieme riconosciamo, a tutti i livelli, non solo il concetto di diritti umani, ma la appartenenza all’unica umanità, con tutte le sue specificità, culture e identità"
"Da questo colonnato che abbraccia Roma e il mondo, scenda su di voi - afferma il Papa nella preghiera di affidamento -, come un abbraccio consolante, la benedizione di Dio. Signore, benedici il mondo, dona salute ai corpi e conforto ai cuori. Ci chiedi di non avere paura. Ma la nostra fede è debole e siamo timorosi. Però Tu, Signore, non lasciarci in balia della tempesta. Ripeti ancora “Voi non abbiate paura”. E noi, insieme a Pietro, “gettiamo in Te ogni preoccupazione, perché Tu hai cura di noi”
"La situazione è grave - racconta Padre Perimana - e in queste ore non è possibile fare stime sui danni e sulle vittime. Le strade sono interrotte e molte case e palazzi, spesso fatiscenti, sono crollati sotto le scosse. I feriti stanno affluendo negli ospedali, ma non vogliono entrare per paura di nuove scosse e si affollano all’esterno"
«E c’è – evidenzia - anche la crisi dell’impegno politico dei cattolici . Eppure dentro a crisi così complesse non dovremmo mai perdere la fiducia che a condurre la storia è il Signore Gesù».
"Dopo quello che è recentemente avvenuto in città (l’omicidio del giovanissimo Thomas Christopher Luciani) - spiega il parroco Padre Carlo Mattei -, ma visto anche il fenomeno della droga tra i giovani e le tante difficoltà esistenti nelle famiglie, nonché la complessità del rapporto uomo-donna, vorrei che come comunità non guardassimo a questi fenomeni come mondi lontani. Così abbiamo dato vita a quattro incontri in stile sinodale, per confrontarci e condividere le nostre idee"
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