"Non si tratta - precisa don Michele Falabretti - di rifare da capo la pastorale giovanile. Si tratta piuttosto di ripensarla a partire dal cammino di ogni singolo territorio. Si tratta di offrire strumenti di rilettura del questionario proposto dal Sinodo, anche attraverso una sussidiazione appropriata. Da qui la necessità di aprire percorsi di alleanza educativa sul territorio nelle diocesi e nelle parrocchie, alzare le competenze educative, decidendo come formare gli educatori"
"Quello che la fede cristiana ci dice è che si è trattato di un errore devastante - ammette il Papa -, incompatibile con il Vangelo di Gesù Cristo. Addolora sapere che quel terreno compatto di valori, lingua e cultura, che ha conferito alle vostre popolazioni un genuino senso di identità, è stato eroso, e che voi continuiate a pagarne gli effetti. Di fronte a questo male che indigna, la Chiesa si inginocchia dinanzi a Dio e implora il perdono per i peccati dei suoi figli. Vorrei ribadirlo con vergogna e chiarezza: chiedo umilmente perdono per il male commesso da tanti cristiani contro le popolazioni indigene"
"Perché se non ci incontriamo - precisa monsignor Dubost - si ha paura dell’altro, e quando si ha paura sono sempre gli idioti a dire l’ultima parola gridando forte per farsi sentire"
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