"Dio accoglierà tutti nella sua Casa - ricorda Padre Marco Vianelli, direttore della Pastorale familiare Cei -. Ecco perché qui, oggi, possiamo godere di un luogo e di una esperienza che “anticipano” questa “fine”. È la famiglia. Per questo vogliamo ringraziare tutte le famiglie e i bambini che durante la quarantena hanno fatto la loro parte, rimanendo in casa e sacrificando amicizie, interessi, libertà. Sarà bello “fare rumore”, far loro un applauso da balconi e terrazzi. È sicuramente un gesto piccolo, semplice, per qualcuno forse un po’ imbarazzante, ma ci sembra bello farlo per ringraziare ogni famiglia"
"La fede nel Signore risorto - scrive la Cei in un post su Facebook - non ci lascia nella solitudine e nell’abbandono, ma ci assicura la prossimità di tanti fratelli e sorelle che ci sostengono nell’attraversare i passaggi più dolorosi della vita"
"Solo dall’inizio del 2024, nelle carceri italiane – ricorda Andrea Molteni, sociologo della Caritas ambrosiana - un’ottantina di persone ha deciso di togliersi la vita. Senza contare un numero imprecisato di morti sospette e chi la fa finita una volta tornato in libertà. Gli ingressi e le uscite sono i momenti di maggior delicatezza"