"La sentenza della Corte europea dei diritti umani - commenta Antonio Marchesi, presidente di Amnesty International Italia - che ha qualificato come tortura le violenze compiute la notte del 21 luglio 2001 alla scuola Diaz di Genova, è un monito alle istituzioni italiane a fare presto e bene, dopo oltre un quarto di secolo di ritardo nell‘introduzione del reato di tortura nel codice penale italiano"
"Paolo Borsellino, e come lui Giovanni Falcone - afferma il presidente della Repubblica Mattarella -, sapevano bene che la lotta alla mafia richiede una forte collaborazione tra Istituzioni e società. Hanno intrapreso strade nuove, più efficaci, nelle indagini e nei processi. Hanno testimoniato, da uomini dello Stato, come le mafie possono essere sconfitte, hanno dimostrato che la loro organizzazione, i loro piani possono essere svelati e che i loro capi e i loro sicari possono essere assicurati alla giustizia. Per questo sono stati uccisi"
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