L’afa perdura, ed è emergenza
Da dieci giorni la colonnina di mercurio non scende al di sotto dei 30 gradi, così come non scendono al di sotto delle 30 chiamate le richieste di informazioni e aiuto derivanti dalla morsa dell’afa al Cos, il Centro operativo sociale gestito dall’associazione Asso in piazza Caduti del mare rintracciabile sette giorni su sette telefonando allo 085/61899, laddove nove operatori ricevono le richieste d’intervento e organizzano gli aiuti, prestati per lo più ad anziani e del tutto gratuitamente. Sì perché con i suoi 12mila residenti anziani, il 60% dei quali vive da solo, Pescara è fra le città italiane che primeggiano per la presenza di ultrasettantenni.
Così, da dieci giorni, il Comune è corso ai ripari facendo scattare il piano d’emergenza con il Cos e i suoi mezzi, un’ambulanza, tre pulmini ed altrettante autovetture: «Fra tutte le chiamate che riceviamo – ha spiegato Luciano Fattori, presidente dell’associazione Asso – siamo operativi soprattutto per trasportare gli anziani a fare visite mediche, le analisi, la spesa o per portar loro i farmaci a domicilio dopo essere stati dal medico a prendere la ricetta». E quello fornito dal Cos non è di certo un semplice aiuto logistico, ma un vero servizio di assistenza sociale, come ha dimostrato la storia di una settantenne diabetica, accompagnata ieri a fare la spesa, la quale si è sfogata disperata con il suo accompagnatore in quanto, al di là del caldo asfissiante, dal 6 Luglio verrà sfrattata dalla propria abitazione, nonostante sia invalida al 100% e abbia un figlio disabile a carico: «Stia tranquilla signora – le ha risposto Fattori – chiameremo l’assistente sociale e bloccheremo lo sfratto».
La verità è che gli anziani pescaresi, oltre al caldo, è la solitudine che non riescono a sopportare:«Infatti – ha aggiunto il presidente di Asso – spesso li accompagniamo semplicemente al centro sociale o addirittura al mare». Ma degli anziani, è soprattutto la salute a tenere in allarme gli uomini del Cos, ma per fortuna dalla loro parte c’è anche la tecnologia ad affiancarli nel controllo a domicilio dei pazienti: «Grazie alla teleassistenza – ha precisato Fattori – riusciamo a monitorare una decina di anziani, avendo installato a casa loro dei computer in grado di misurare la loro quantità di urine, il diabete, l’aumento del peso, della pressione, dei battiti cardiaci o la ritenzione idrica. Basta che l’anziano si avvicini al computer, appoggi il dito e i dati vengono prelevati, così da controllare se la terapia assegnata in ospedale funziona».
E proprio dall’ospedale, la direzione sanitaria ha comunicato che gli interventi d’emergenza al Pronto soccorso sono aumentati salendo a 278, non per patologie legate prettamente al caldo, in rapporto alla media annua di 219 interventi, senza però mettere in crisi il nosocomio. In quest’emergenza, comunque, il Cos, attivato due anni fa dal Comune di Pescara, ha rappresentato la vera svolta: «Con Asso – ha sottolineato Guido Cerolini, assessore alle Politiche Sociali – risparmiamo in energia ed in economia. Ad esempio, l’ambulanza dell’associazione è in grado di accompagnare gli anziani non ricoverati dall’ospedale, gratuitamente, senza che vengano lasciati ad intasare i reparti. È questa l’integrazione sociale che ci consente di affrontare al meglio i costi sanitari».