"La festa, quest'anno - osserva Padre Vincenzo –, assume la precarietà della vita nel suo insieme. Dovrebbe esserci maggiore fiducia nel Signore, affinché ci liberi da questo virus che ha prodotto squilibri a livello familiare, sociale, di lavoro e religioso"
Corrado De Dominicis, direttore Caritas Pescara-Penne: «Dietro una narrazione polarizzata e feroce a cui siamo abituati, ci sono persone: uomini, donne e bambini che vivono drammi e arrivano nelle nostre città con profonde ferite e che tentano di costruirsi un futuro di pace e dignità a cui noi tutti dobbiamo contribuire, al fine di costruire insieme una società solidale e coesa»