Una decisione per “il bene della Chiesa”
«Un fulmine a ciel sereno». Ha commentato così il cardinal Angelo Sodano, decano del collegio cardinalizio, l’annuncio delle dimissioni di BenedettoXVI. Mancavano pochi minuti a mezzogiorno, quando il santo Padre, durante il concistoro per alcune canonizzazioni, ha comunicato la sua decisione di ritirarsi. «Sono pervenuto alla certezza che le mie forze – ha dichiarato il Santo Padre tra la meraviglia dei presenti e in latino- per l’età avanzata – il Papa compirà 86 anni il 16 aprile prossimo – non sono più adatte per esercitare il ministero petrino».
Molteplici le dichiarazioni che si alternano in questi minuti. Tutte di stima e di partecipazione insieme alla meraviglia per una abdicazione inattesa.
«Ho un grande rispetto per la decisione del Papa – afferma monsignor Tommaso Valentinetti, presiedente della Conferenza Episcopale Abruzzese-Molisana. Ho appena letto la comunicazione del Santo Padre e sono rimasto felicemente sorpreso per la lucidità e per la sapienza con cui ha preso questa decisione».
«Un gesto profetico» lo definisce il presule abruzzese ricordando il sofferente governo di Papa Giovanni Paolo II negli ultimi periodi della sua vita. «Anche se la storia ci ha portato alla conoscenza di altri casi di abdicazione cambia senza dubbio l’idea di “Papa” alla quale siamo abituati, ma sono certo che le dimissioni siano state annunciate per il bene della comunità ecclesiale».
Sicuramente, finita la meraviglia per la notizia, comincerà il “totoPapa”. «È un indubbiamente un momento complesso per la vita della Chiesa – continua l’arcivescovo di Pescara-Penne – in quanto si tratta di eleggere un nuovo Pontefice con tutte le attese che comporta sempre una nuova elezione del successore di Pietro».
Con sgomento,ma fiducia in Gesu’ Cristo;vedo la rinuncia del Papa a successore di Pietro,come una chiara testimonianza di umilta’ e verita’,di amore per la Chiesa e per l’umanita’ intera.Nn ha voluto tirarsi indietro,ma ha manifestato il suo bene per la Chiesa.
In questo momento ho un sentimento di grande commozione e di ancora piu’ profonda ammirazione e gratitudine per questo Pontefice,umile e forte,che,con la sua decisione,frutto di una grande liberta’ interiore, ci consegna lo straordinario messaggio della FEDE in Dio, questa volta nn affidato alle parole,ma ad un gesto di “coraggio” come guida universale della…
Chi siamo noi per giudicare ……………………poveri peccatori……………
Nella storia ci sono stati altri casi, sicuramente, quella del Papa di lasciare il pontificato è stata una decisione personale, profonda. Il motivo fondamentale ufficialmente è sulla mancanza delle sue forze in rapporto al ministero da svolgere. Ma non potremo mai sapere a priori, cosa possa esser accaduto per portarlo a fare una scelta così coraggiosa. Uomini che abbandonano per le difficoltà ci sono, ma il papa non mi sembra essere uno di quelli. Potrebbe avere avuto notizia di problemi di salute che lo porterebbero a la mancanza di lucidità o di intendere e di volere…
confesso di non aver mai avuto grande ammirazione di questo papa ma sempre rispettato, ora come ora ancora maggiormente non ho ammirazione perchè un uomo, il papa, che abbandona di fronte alle difficolta, non rientra nella mia ottica percio’ non lo condanno ma non lo stimo neanche. papa giovanni XXIII ha lottato con i problemi sia di salute che degli impegni che comporta essere papa fino alla fine senza pensare neanche minimamente alla rinuncia