"L'invito – conclude Loredana Reitano, coordinatrice della Pastorale universitaria - è di non storcere il naso sentendo parlare di Pastorale universitaria o di Chiesa, seguendo degli stereotipi, ma di avere la voglia di provare, di vedere e di capire che è un ambiente dove si è tutti accolti, chi crede, chi non crede, chi ha dubbi. Si viene per discutere su cose importanti, che sono di tutti, e anche per confrontarsi con il Vangelo perché, forse, ha da stupirci e può dirci qualcosa che non ci aspettiamo. Quindi l’invito è ad uscire dagli stereotipi, ad avere il coraggio di interrogarsi e provare"
"Una volta che le rispettive commissioni di entrambe le parti avranno stabilito la procedura necessaria per ottenere tale riconoscimento – spiega monsignor Sanna -, lo studente degli Istituti superiori di scienze religiose, munito del titolo di dottore in Scienze religiose, potrà avere sbocchi occupazionali, oltre che nell’insegnamento della religione cattolica nelle scuole statali, nel settore della mediazione culturale e sociale, del turismo religioso. Potrà anche partecipare a concorsi abilitanti l’esercizio di determinate professioni"
“Quanto è bello, quanto è soave che i fratelli vivano insieme come olio profumato che scende sul collo e sulla barba di Aronne” - afferma l'arcivescovo Valentinetti -. Con queste parole del salmo, voglio esprimere tutta la mia gioia per questa celebrazione del nostro santo patrono San Cetteo per la devozione del popolo pescarese, per la devozione dell'Arcidiocesi di Pescara-Penne - che si fregia di averlo come patrono - e perché questa solennità potesse avere ancora più lustro e significato