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La Grande Magia di Eduardo

Luca De Filippo sul palcoscenico del teatro Massimo di Pescara con una delle opere più significative del papà Eduardo

Continuando il lavoro di approfondimento sulla drammaturgia di Eduardo del primo dopoguerra, Luca De Filippo propone La Grande Magia, commedia tra le meno rappresentate del grande drammaturgo napoletano, messa in scena solo dalla stesso Eduardo con la sua compagnia e poi da Giorgio Strehler con il Piccolo Teatro di Milano dal 1985 in poi.

Il figlio d’arte salirà sul palcoscenico del teatro “Massimo” di Pescara, domani, martedì 12 febbraio e mercoledì alle ore 21 e giovedì 14 per un appuntamento pomeridiano, alle 17.

Il tema  sostanziale  de  “La  Grande  Magia”  è  il  rapporto  tra  realtà,  vita  e  illusione:  il  Professor  Otto  Marvuglia  fa “sparire” durante uno spettacolo di magia la moglie di Calogero Di Spelta per consentirle di fuggire con l’amante, e fa poi credere al marito che potrà ritrovarla solo se aprirà con totale fiducia nella fedeltà di lei la scatola in cui sostiene sia  rinchiusa.  Alla fine  la  donna  ritorna  pentita,  ma  il  marito  si  rifiuta  di  riconoscerla,  preferendo  restare  ancorato all’illusione di una moglie fedele custodita nella inseparabile scatola. Ove si consideri il periodo di scrittura e prima messa in scena del testo, tra il 1947 e il 1950, va rilevato la sua modalità coraggiosamente sperimentale, con numerosissimi riferimenti meta teatrali: Eduardo parla in modo preciso del rapporto tra  il  mondo  del  teatro  e  quello  degli  spettatori,  e  dei  confini,  invisibili  ma  invalicabili,  tra  queste  due  realtà complementari. Ma parla forse anche della crisi di un autore che aveva creduto di trovare la propria funzione negli anni difficili  ma  pieni  di  speranza  e  di  entusiasmo  del  primo  dopoguerra  e  si  accorge  che  il  mondo  – cieco  e  sordo – preferisce non guardare in faccia la realtà: in particolare il teatro è considerato un’arte accessoria, non uno strumento di allerta ma solo un tranquillizzante gioco di illusione.

Così il protagonista Otto Marvuglia “professore di scienze occulte, celebre illusionista” – come recita la locandina prima del testo – fa  sì  tornare  alla  mente  la  figura  di SikSik “artefice  magico”  ma  con  ben  altre  scaltrezze  e  capacità  di manipolare: e tutto diviene più inquietante.

Insieme a Luca De Filippo sul palcoscenico del Teatro Massimo, un cast di 12 attori formato da Paola Fulciniti, Alessandra D’Ambrosio, Carmen Annibale, Lydia Giordano, Massimo De Matteo, Antonio D’Avino, Daniele Marino, Gianni Cannavacciuolo,  Nicola Di Pinto, Giulia Pica, Carolina Rosi, Giovanni Allocca. Le scene e costumi sono di Raimonda Gaetani, le luci di Stefano Stacchini.

 

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