Un cammino sinodale che continua con l’ascolto: "Una Chiesa che ascolta, e l’ascolto ferisce – ricorda il cardinale Zuppi -. Quando la Chiesa ascolta, fa sua la sofferenza. Alla comunità ecclesiale il compito di capire come essere madre vicina e come incontrare i tanti compagni di strada di questo viaggio, tramite un’azione di sostegno, vicinanza e sinodalità"
"In questi giorni di emergenza sanitaria – precisa Matteo Bruni – il Santo Padre affida la Città, l’Italia e il mondo alla protezione della Madre di Dio, come segno di salvezza e di speranza"
"La preghiera e la volontà di collaborare - ricorda Papa Francesco - impegnano a una pace vera, non illusoria. Non la quiete di chi schiva le difficoltà e si volta dall’altra parte, se i suoi interessi non sono toccati; non il cinismo di chi si lava le mani di problemi non suoi; non l’approccio virtuale di chi giudica tutto e tutti sulla tastiera di un computer, senza aprire gli occhi alle necessità dei fratelli e sporcarsi le mani per chi ha bisogno. La nostra strada è quella di immergerci nelle situazioni e dare il primo posto a chi soffre; di assumere i conflitti e sanarli dal di dentro; di percorrere con coerenza vie di bene, respingendo le scorciatoie del male; di intraprendere pazientemente, con l’aiuto di Dio e con la buona volontà, processi di pace"
"Gesù, “mite e umile” - sottolinea il Papa -, non è un modello per i rassegnati né semplicemente una vittima, ma è l’Uomo che vive “di cuore” questa condizione in piena trasparenza all’amore del Padre, cioè allo Spirito Santo. Egli è il modello dei “poveri in spirito” e di tutti gli altri “beati” del Vangelo, che compiono la volontà di Dio e testimoniano il suo Regno"
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