"È tempo – sottolinea Gigi De Palo, presidente del Forum delle famiglie – di riconoscere il contributo demografico e l’apporto sociale offerti al Paese da quelle 25 mila mamme che, secondo i dati dell’Ispettorato nazionale del lavoro, ogni anno rinunciano al posto per poter assistere i propri bambini, costrette da situazioni di inconciliabilità tra lavoro e famiglia o per la carenza e i costi elevati dei posti nei nidi"
Caritas e Migrantes rilanciano l’appello ad una rapida approvazione della legge sulla cittadinanza (licenziato dalla Camera e ora al vaglio del Senato) che prevede l’introduzione dello “ius soli” in forma temperata (uno dei genitori deve avere il permesso di soggiorno da almeno un anno) e un iter particolare per i minori stranieri arrivati da piccoli in Italia: "Nonostante le carenze per favorire l’acquisizione della cittadinanza per naturalizzazione - afferma don Francesco Soddu -, riteniamo sia comunque importante che i nostri politici diano un segnale chiaro di risposta alla volontà di integrazione delle nuove generazioni"
"Come il padre del Vangelo - ricorda Papa Francesco -, anche Dio continua a considerarci suoi figli quando ci siamo smarriti, e ci viene incontro con tenerezza quando ritorniamo a Lui. E ci parla con tanta bontà quando noi crediamo di essere giusti. Gli errori che commettiamo, anche se grandi, non scalfiscono la fedeltà del suo amore"
Anche gli immigrati nel nostro Paese fanno meno figli (-15,3% nell’ultimo anno), adeguandosi al modello demografico europeo: "La debolezza delle politiche familiari - si legge nel rapporto Censis - sta scoraggiando anche gli immigrati, che vedevano nei figli uno strumento di crescita e di riscatto sociale. Negli ultimi anni si è registrato un progressivo adattamento della popolazione straniera al nostro modello demografico, fatto di pochi figli partoriti in età avanzata"
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