Cinema e stadio gratis per allontanare crisi e stress
Quando una crisi economica, come quella attuale, è perdurante divenendo strutturale la speranza nelle tante famiglie di pescaresi, ormai parte integrante dell’esercito dei nuovi poveri che ingrossa sempre più le file dei centri Caritas, diminuisce fino a cessare intaccando anche la salute psichica di persone stressate, esasperate, letteralmente esaurite perché dopo aver perso lavoro e risparmi rischiano di perdere anche la dignità.
In questo contesto si inserisce il progetto Famiglie in gioco, promosso dal Centro servizi per il Volontariato di Pescara e realizzato dalla Caritas diocesana pescarese (attraverso l’associazione Cuore Caritas) con la collaborazione della Cooperativa Vita Nova, presentato sabato con l’obiettivo di offrire alle famiglie fiaccate da questa improvvisa ed inarrestabile povertà, un’opportunità per tornare a concedersi anche dei momenti di svago ai quali avevano dovuto rinunciare: «Da questa crisi – esordisce don Marco Pagniello, direttore della Caritas diocesana di Pescara-Penne – se ne esce solo se ci si mette insieme, da soli non ce la si può fare. È vero che prima bisogna pensare a soddisfare i bisogni legati al cibo ed ai posti letto, ma servono anche altre iniziative per evitare problematiche quali stress e depressione».
Per questo il progetto sperimentale Famiglie in gioco, inizialmente fino a settembre, assisterà circa 80 famiglie già seguite attraverso l’Emporio della Solidarietà Caritas di via Rubicone: «Abbiamo coinvolto – spiega Lucia Silli, coordinatrice del progetto – le persone che, mediante una tessera a punti, fanno la spesa gratuitamente nel nostro emporio. A loro, dopo averne ascoltato bisogni e desideri, concederemo la possibilità di accedere gratuitamente allo stadio oppure nei cinema».
Anche questo, dunque, è un modo per aiutare le famiglie pescaresi ad uscire dalla crisi: «Con questo progetto – sottolinea la coordinatrice – vogliamo abbassare il loro livello di emarginazione, favorendone il reinserimento sociale e allentando la pressione dovuta ai tanti sacrifici loro imposti».
Dunque gli utenti di Famiglie in gioco, sono nuclei familiari in situazioni di svantaggio economico che arrivano all’Emporio della Solidarietà, dopo essere stati presi in carico dai tanti centri di ascolto Caritas presenti sul territorio pescarese: «Le famiglie che arrivano da noi – racconta Monica D’Allevo, responsabile dei Centri di ascolto della Caritas diocesana – anche quando conservano un barlume di fiducia alla fine la perdono, quando la disoccupazione persiste e non vedono più la possibilità di risollevarsi venendo invasi dalla paura».
È in questo preciso momento che queste persone vengono invase da ansia, stress e depressione, malesseri che possono essere combattuti e superati anche mediante un momento di svago: «A volte – riflette la D’Allevo – svagare la mente allontanandosi dal problema, condividendolo con altri, aiuta a vederlo più piccolo affrontandolo meglio». Tra l’altro anche la Pescara calcio e la Provincia di Pescara, lo scorso anno, realizzarono un progetto simile quando 926 aventi diritto, selezionati dal Centro per l’impiego, ricevettero 926 abbonamenti per assistere alle partite.