"Lo Spirito Santo precede tutti noi - spiega Valentinetti -, ma dobbiamo avere il coraggio di affinare molto bene la nostra attenzione all’azione dello Spirito che ci precede, precede la vita della Chiesa e le dà la possibilità di realizzare nel tempo e nella storia le grandi opere della salvezza"
"Il nostro dovere a usare responsabilmente dei beni della terra - scrivono Papa Francesco e il Patriarca Bartolomeo - implica il riconoscimento e il rispetto di ogni persona e di tutte le creature viventi. La chiamata e la sfida urgenti a prenderci cura del creato costituiscono un invito per tutta l’umanità ad adoperarsi per uno sviluppo sostenibile e integrale"
"La conversione delle strutture, che la parrocchia deve proporsi – conferma il documento -, richiede un cambiamento di mentalità e un rinnovamento interiore, soprattutto di quanti sono chiamati alla responsabilità della guida pastorale". Ma il rinnovamento della parrocchia, puntualizza il testo, non riguarda unicamente il parroco: «Né - aggiunge - può essere imposto dall’alto escludendo il Popolo di Dio". Da qui la necessità di superare "tanto una concezione autoreferenziale della parrocchia, quanto di una clericalizzazione della pastorale. È la comunità intera il soggetto responsabile della missione, dal momento che la Chiesa non si identifica con la sola gerarchia, ma si costituisce come Popolo di Dio"
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