«I giovani – afferma - ci aspettano, ci vogliono più vicini. La riflessione sinodale aiuta a porre la questione della scelta personale e dei cammini educativi dentro l’orizzonte vocazionale dell’esistenza umana in quanto tale: non si può pensare alle scelte di vita, dal punto di vista cristiano, se non all’interno di questa visione vocazionale ampia e diffusa».
"Forse dovremmo avere un sussulto di indignazione - conclude l'arcivescovo Valentinetti - di fronte a una guerra che è sempre una sconfitta, Papa Francesco lo ripete in continuazione. E allora, San Cetteo, dacci e supplica dal Padre e dal Figlio il dono dello Spirito, perché abbiamo coscienza di chi siamo e dove andiamo, perché il mondo riscopra presto, presto – il più presto possibile – le vie della pace. Non si costruisce la pace, rispondendo con bombardamenti vicendevoli e non si attuano logiche tattiche per chi deve vincere. Si devono attuare logiche tattiche per difendere gli inermi"
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