"L’alternativa alla guerra - rilancia il cardinale Matteo Zuppi - è riprendere a trattare con buona volontà e rispetto dei vicendevoli diritti – rilancia Zuppi -. Non bisogna smettere di credere che si può arrivare a comprendersi! Non è ingenuità, ma responsabilità! Ogni guerra, come ripete il Papa, è sempre un fallimento della politica e dell’umanità, una resa vergognosa, una sconfitta di fronte alle forze del male. Questa sconfitta la pagano soprattutto i piccoli"
"È anche il segreto della missione – precisa il Papa -. Per partire bisogna lasciare, per annunciare bisogna rinunciare. L’annuncio credibile non è fatto di belle parole, ma di vita buona. Una vita di servizio, che sa rinunciare a tante cose materiali che rimpiccioliscono il cuore, rendono indifferenti e chiudono in sé stessi; una vita che si stacca dalle inutilità che ingolfano il cuore e trova tempo per Dio e per gli altri"
"La carenza di lavoro per i giovani - ricorda Papa Francesco - diventa un grido di dolore che interpella i pubblici poteri, le organizzazioni intermedie, gli imprenditori privati e la comunità ecclesiale, perché si compia ogni sforzo per porvi rimedio, dando alla soluzione di questo problema la giusta priorità"
"I primi passi del nuovo governo – commenta il Centro Astalli nel rapporto -, dopo l’ennesimo braccio di ferro compiuto mentre i migranti erano sulle imbarcazioni in attesa di un porto sicuro, si sono concentrati su una rinnovata lotta alle ong che si occupano del salvataggio in mare. E neanche le vittime del naufragio di Cutro hanno sortito alcuna reazione politica di umanità, nonostante la società civile abbia chiesto con forza un cambiamento"
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