"Se c’è un’esperienza che si porta a casa tutte le volte che si va alla Grotta di Massabielle, alla Grotta di Lourdes - confida l'arcivescovo Valentinetti -, è quella di una pace interiore e di una gioia interiore. Forse molti vanno per chiedere il dono della salute, altri la guarigione. Tanti altri per chiedere la conversione dei propri peccati, dei propri difetti. Ma una cosa è certa, si torna a casa consolati"
La sua consacrazione paragonata a quella della Vergine Maria a Cristo: "È lo stesso mistero di sponsalità - ricorda l'arcivescovo Valentinetti -. Cristo entra definitivamente e ultimativamente nella sua vicenda personale. Lei, con la sua scelta, ricorda alla Chiesa la sponsalità che Cristo ha nei confronti della Chiesa stessa. È quasi un sacramento vivente"