L’attenzione agli ultimi e alla sofferenza degli altri, indicata dal 72%, e la cultura della misericordia, segnalata dal 65% del campione rappresentativo dell’universo cattolico, rappresentano il valore principale dell’Anno santo voluto da Francesco. Quasi otto su dieci intervistati hanno compiuto nel 2016 un gesto di solidarietà.
"Sarà un’estate da inventare - sottolinea la Pastorale giovanile -, caratterizzata come sempre da responsabilità, rigore e cura, ma che decisamente avrà bisogno di un’attenzione e uno sguardo diverso. Ora più che mai, non possiamo permetterci di sbagliare o fare passi falsi, bisogna mettere in piedi un piano B"
"Rinunciare a tutto – osserva il cardinale Bassetti -, abbandonare i beni terreni, dimenticarsi della carriera e dei successi mondani per intraprendere una “vita nuova” e “trovarsi poi alla fine della vita nudo sulla nuda terra” rappresenta qualcosa di indicibile. Quanti uomini e donne, oggi, sono disposti a scegliere questa vita decidendo di abbandonare ogni sicurezza per sposare Sorella Povertà?"
"Tenete una comunicazione libera - invita l'arcivescovo Valentinetti - , bella, che esprime ciò che è la bontà, ciò che è la bellezza, non solo le brutture, non solo le brutte notizie, non solo le cattiverie degli uomini, non solo le guerre, ma anche la pace, la fraternità, l’amore per i fratelli, l’amore per gli ultimi e gli esclusi"
"È interessante vedere – premette Nando Pagnoncelli, presidente dell’Ipsos - l’associazione fra la religiosità e gli stati emotivi più positivi. Soddisfazione della propria vita, genitori più alla pari, maggiore propensione allo studio, minore impatto negativo del lockdown sui diversi aspetti di vita. Questo elemento mi ha sorpreso parecchio e merita una riflessione sul ruolo e l’importanza della religione, della Chiesa e dell’oratorio nell’educazione e nella formazione"
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