"C’è bisogno di un di più di impegno nell’uso delle parole – esorta Vincenzo Corrado, direttore dell’Ufficio Comunicazioni sociali Cei -. Non esistono specializzazioni, si tratta di avere un linguaggio purificato che sappia trasmettere l’amorevolezza della cura e sappia custodire l’altro. Chi vive il contatto con la fragilità conosce questa profondità. Bisogna spogliarsi degli aggettivi inutili per arrivare alla sostanza della persona"
"L’indifferenza - precisa Papa Bergoglio - ha superato l’ambito individuale, per assumere una dimensione globale e produrre il fenomeno della globalizzazione dell’indifferenza che assume forme diverse. La prima è l’indifferenza verso Dio, dalla quale scaturisce anche l’indifferenza verso il prossimo e verso il creato. È questo uno dei gravi effetti di un umanesimo falso e del materialismo pratico"
"La nostra generazione – osserva Ibrahim, di 17 anni, proveniente dalla Guinea - rischia di perdersi anche quando diventiamo irregolari o clandestini in un Paese di cui conosciamo poco. Succede quando aspettiamo un documento che non arriva, quando aspettiamo mesi prima di ottenere il permesso di soggiorno. Chiediamo protezione e accoglienza, che non significa solo avere un letto dove dormire. Significa accompagnare, informare, aiutare a capire il nuovo contesto, elementi che compiono l’accoglienza nel suo vero senso. Noi tutti dovremmo avere il diritto di esprimerci e di avere una chance nel futuro"
(c) 2010-2014 - La Porzione ... nel frammento, tutto! - Iscritta al Registro speciale stampa del tribunale di Pescara n. 26/2010