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Armida Barelli sarà beata: “Ha dato un nuovo ruolo alle donne nella Chiesa e nella società”

"Con la sua intensa vita spirituale e l’instancabile attività organizzativa - ricorda il Comitato per la beatificazione e la canonizzazione -, ha precorso i tempi contribuendo ad aprire strade nuove per il ruolo della donna nella vita della Chiesa e della società. Docile all’azione dello Spirito Santo, ha saputo affrontare con straordinario coraggio sfide nuove e sostenere opere profetiche che ancora oggi si rivelano ricche di frutti pastorali, sociali e culturali"

Oggi Papa Francesco ha autorizzato la promulgazione dei decreti di beatificazione suo e di altri otto Servi di Dio

Armida Barelli, prossima beata

Spicca il nome di Armida Barelli tra i nomi dei nove Servi di Dio (Albino Alves da Cunha e Silva, sacerdote diocesano; Ignazio di San Paolo al secolo Giorgio Spencer, sacerdote professo della Congregazione della Passione di Gesù Cristo; Maria Felicita Fortunata Baseggio (al secolo: Anna Clara Giovanna, monaca dell’Ordine di Sant’Agostino; Floralba Rondi al secolo Luigia Rosina, religiosa professa della Congregazione delle Suore delle Poverelle – Istituto Palazzolo; Clarangela Ghilardi al secolo Alessandra, religiosa professa della Congregazione delle Suore delle Poverelle – Istituto Palazzolo; Dinarosa Belleri al secolo Teresa Santa, religiosa professa della Congregazione delle Suore delle Poverelle – Istituto Palazzolo; Elisa Giambelluca, fedele laica, membro dell’Istituzione Teresiana) di cui stamane Papa Francesco, ricevendo in udienza il prefetto della Congregazione delle Cause dei santi il cardinale Marcello Semeraro, ha autorizzato la promulgazione dei decreti riguardanti la loro beatificazione.

Per quanto riguarda la Serva di Dio Armida Barelli, della quale è stato riconosciuto un miracolo avvenuto per sua intercessione, ella ha fatto parte del Terz’Ordine secolare di San Francesco, ha co-fondato l’Istituto secolare delle Missionarie della Regalità di Nostro Signore Gesù Cristo, ha fondato la Gioventù femminile di Azione cattolica, è nata il 1° dicembre 1882 a Milano ed è morta a Marzio il 15 agosto 1952. A commentare la sua beatificazione è stato il Comitato di beatificazione e canonizzazione omonimo, auspicando «che il cammino di santità vissuto e testimoniato dalla prossima beata, a partire da una incrollabile fede nel Sacro Cuore, possa essere di esempio e di incoraggiamento per tutti coloro che nella vita associativa, nell’impegno di consacrazione nel mondo e nell’attività culturale e accademica cercano ogni giorno di contribuire alla manifestazione del regno di Dio».

Matteo Truffelli, presidente Azione cattolica italiana

Del Comitato fanno parte l’Azione cattolica, l’Università e l’Istituto secolare che aggiungono: «Con la sua intensa vita spirituale e l’instancabile attività organizzativa, ha precorso i tempi contribuendo ad aprire strade nuove per il ruolo della donna nella vita della Chiesa e della società. Docile all’azione dello Spirito Santo, ha saputo affrontare con straordinario coraggio sfide nuove e sostenere opere profetiche che ancora oggi si rivelano ricche di frutti pastorali, sociali e culturali».

Particolarmente entusiasta della notizia è stata l’Azione cattolica italiana: «Con gioia – commenta Matteo Truffelli, presidente nazionale – l’Ac ha appreso la notizia della beatificazione di Armida Barelli, fondatrice della Gioventù femminile e ‘sorella maggiore’ per tante giovani donne che si dedicarono all’opera evangelizzatrice nell’Italia della prima metà del Novecento. La vita di Armida racconta una storia ricca d’iniziativa, di coraggio, di libera assunzione di responsabilità, di impegno. Una vita spesa nell’apostolato operoso, che ha dato forma ad un nuovo ruolo delle giovani e delle donne nella Chiesa e nella società. Armida, una donna tra due secoli, attraversò le sfide dell’epoca con la forza della sua fede incrollabile, divenendo esempio limpido per moltissime donne che, seguendo le sue orme, hanno scelto e scelgono ancora oggi di mettersi a servizio della Chiesa».

Lo stesso Truffelli ha ricordato come, attraverso l’instancabile opera di Armida Barelli, la Gioventù femminile si radicò in tutta il territorio nazionale, diventando il ramo dell’Ac che faceva contare il più alto numero di aderenti: «Viaggiando da nord a sud e percorrendo strade inesplorate nell’annuncio del Vangelo – sottolinea il presidente nazionale di Ac -, Armida incontrò migliaia di giovani donne suscitando in tutte una fede creativa, audace, coraggiosa ed entusiasta, muovendo in loro il desiderio di coinvolgere molte altre persone in questa missione. Nelle associazioni diocesane di Ac ci sono stati e ci sono ancora oggi numerosi esempi di donne come Armida, che hanno raccolto negli anni la sua eredità portando avanti con entusiasmo contagioso l’opera di evangelizzazione della ‘sorella maggiore’. Per questo, l’Azione cattolica si rallegra con la Chiesa tutta, certa che la beatificazione di Armida Barelli possa essere per le giovani generazioni esempio di dedizione e di amore».

About Davide De Amicis (4360 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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