"La pena di morte - spiega il Papa - è un’offesa all’inviolabilità della vita e alla dignità della persona umana, contraddice il disegno di Dio sull’uomo e la società e la sua giustizia misericordiosa, non rende giustizia alle vittime ma fomenta la vendetta"
"L’umanità – sottolinea il cardinale Erdő - ha uno scopo, non vive senza senso e senza contenuto. C’è un progetto di Dio per ciascuno e per tutti e questo progetto è benevolo. Dio vuole che siamo felici. Siamo stati creati per la vita eterna e per la felicità. In questo cammino nella storia e anche nella nostra vita personale, Gesù è con noi. E questo, per noi cattolici, si manifesta visibilmente nella adorazione e nella celebrazione eucaristica"
Il Giorno della Memoria, a detta degli esperti, sta lentamente scivolando verso un’accezione essenzialmente formativa e scolastica: "Correndo il rischio - concludono i ricercatori - di essere vissuto sempre meno come un qualcosa di coinvolgente e significativo. Un evento ancorato al passato e non all’oggi, che va ricordato per la sua valenza formativa, ma che rischia di perdere di vitalità rispetto al presente"
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