"Nel momento in cui si dovesse legalizzare quest’alternativa al fine vita – ammonisce il giurista Alberto Gambino -, non sarebbero solo le persone più radicali ed estreme a prendere questa scelta, ma purtroppo ci sarebbero decine e decine di situazioni particolari che indirettamente vedrebbero attuarsi nei loro confronti forme di abbandono e, attraverso una scelta un po’ forzata, si troverebbero a chiedere l’esito finale della loro vita attraverso una iniezione letale"
"Il Consiglio d’Europa - commenta Alberto Gambino, presidente nazionale dell’associazione Scienza & Vita -, con la decisione di martedì ha rigettato la falsa prospettiva che esista una maternità surrogata altruistica e gratuita. L’idea di una gestazione portata a termine per altri in maniera del tutto disinteressata e senza alcun corrispettivo economico, è smentita dai dati reali della pratica della maternità surrogata, nonché lontanissima dal comune sentire di qualsiasi donna che non ritiene né normale, né ovvio, né possibile consegnare ad un’altra coppia un figlio dopo averlo portato in grembo per nove mesi e fatto nascere"