Neve e sisma in Centro Italia: “Grazie per aver raccolto 22 milioni di euro”
"Mentre facciamo nostre le parole del Capo dello Stato - ricorda il cardinale Angelo Bagnasco -, che ha chiesto grande unità e responsabilità per contribuire ad alleviare le sofferenze delle persone coinvolte, assicuriamo che la Chiesa continuerà a offrire un contributo concreto ed efficace al cammino del Paese. Questa tragedia ci sta consegnando un appello – peraltro già ampiamento raccolto – per una piena consonanza d’intenti"
«Il nostro sguardo non può che partire dalla cronaca pesante e perdurante che in questi mesi ha interessato il Centro Italia: le continue scosse, le eccezionali nevicate, le vittime, i feriti, gli affetti, le case, le chiese e i paesi distrutti, ci hanno portato a esprimere in diversi modi la nostra vicinanza solidale alle popolazioni colpite dal sisma».
È iniziata così la prolusione del cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, al Consiglio permanente dei vescovi italiani che si è aperto lunedì a Roma per concludersi ieri. Con le parole del Papa, il cardinale ha ringraziato i parroci che non hanno lasciato la terra – «Si sono comportati da veri pastori» – e le mani di tanta gente che hanno aiutato a uscire da questo incubo, le mani dei Vigili del Fuoco, le mani di tutti quelli che hanno dato del proprio: «L’hanno fatto – sottolinea il porporato – e lo stanno facendo con dedizione generosa e altamente professionale. La tragedia – che tale rimane – ci sta consegnando anche il volto migliore del nostro Paese, della nostra gente, pronta a mettere in gioco la propria vita per salvare quella altrui; disposta a rinunciare a qualcosa di proprio per condividerlo con chi tutto ha perso».
Di qui il “grazie” alle comunità cristiane che – in risposta alla colletta indetta dalla Cei –: «Hanno contribuito finora – conclude il presidente della Conferenza episcopale italiana – con quasi 22 milioni di euro e attraverso le Caritas diocesane ci hanno dato la possibilità di intervenire con risposte ai bisogni primari, con la realizzazione di alcune strutture polifunzionali e l’avvio dei primi progetti sociali e di sviluppo economico».
La Cei, tra l’altro, oltre al primo milione di euro stanziato dai fondi otto per mille il giorno stesso delle prime scosse, ha messo a disposizione di ogni diocesi interessata 300 mila euro per interventi su edifici ecclesiastici, destinati al culto e alla pastorale: «Mentre facciamo nostre le parole del Capo dello Stato – ricorda il cardinale Angelo Bagnasco -, che ha chiesto grande unità e responsabilità per contribuire ad alleviare le sofferenze delle persone coinvolte, assicuriamo che la Chiesa continuerà a offrire un contributo concreto ed efficace al cammino del Paese. Questa tragedia ci sta consegnando un appello – peraltro già ampiamento raccolto – per una piena consonanza d’intenti».
Oltre alle istituzioni, a partire dalla Protezione Civile, Bagnasco ha ringraziato tanti Paesi del mondo intero – alcuni di loro, significativamente, fra i più poveri – per non aver fatto mancare il loro contributo.